Himantura fai Jordan & Seale, 1906

(Da: www.natuurlijkmooi.nl)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Chondrichthyes Huxley, 1880
Ordine: Myliobatiformes Compagno, 1973
Famiglia: Dasyatidae Jordan D.S., 1888
Genere: Himantura Müller and Henle, 1837
Italiano: Pastinaca rosa
English: Pink whipray
Descrizione
Ha pinne pettorali a forma di diamante ed un muso molto largo, dall'estremità smussata. Gli occhi e gli spiracoli sono piccoli e ben distanziati. La bocca è di medie dimensioni ed è dotata di due grandi placche di denti al centro e di altre due molto più piccole ai lati. La coda è molto lunga e sottile e misura almeno due volte la lunghezza del corpo; è munita di un'unica spina serrata, ma non ha pinnule. Sul disco e sulla coda vi è una larga e fitta banda di piccoli denti dermici arrotondati. Nei giovani la pelle può essere liscia o ricoperta da denti piatti a forma di cuore. La colorazione del dorso è uniforme e varia dal marrone chiaro al rosa brunastro, la superficie ventrale è chiara e la coda, oltre la spina, è grigio scura o nera. Questa specie raggiunge la lunghezza di almeno 5 metri e una larghezza di 1,5 metri. Può pesare fino a 18,5 chilogrammi. Vive spesso in gruppi. Come altre pastinache, è ovovivipara: gli embrioni in sviluppo vengono alimentati dalla madre mediante nutrizione istotrofica («latte uterino») attraverso particolari strutture specializzate. Alla nascita i piccoli sono larghi circa 55 centimetri. Viene regolarmente catturata con reti o tramite pesca a strascico, meno regolarmente con palamiti. Vengono utilizzate la carne, la pelle e la cartilagine. È anche molto importante ai fini dell'ecoturismo; in località come le Maldive viene attratta verso i visitatori usando del cibo come esca.
Diffusione
La distribuzione esatta di questa specie non è nota con certezza, poiché è molto difficile distinguerla dalla pastinaca nasoappuntito (H. jenkinsii), ma si ritiene che sia molto comune in tutte le acque tropicali dell'Indopacifico, dal Sudafrica fino a Micronesia e Australia, ad est, e all'isola di Iriomote, a nord. Si incontra facilmente nelle lagune e sui banchi di sabbia nelle vicinanze delle barriere coralline, fino alla profondità di 200 metri.
Bibliografia
–Himantura fai, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
–Froese, Rainer, and Daniel Pauly, eds. (2009). Himantura fai in FishBase. April 2009 version.
–Hidenori, Y. and Tetsuo, Y., First record of a stingray, Himantura fai collected from Iriomote Island, the Ryukyu Islands, in Japanese Journal of Ichthyology, vol. 46, n. 1, 1999, pp. 39-43.
–Last, P.R. and Compagno, L.J.V., Myliobatiformes: Dasyatidae, in Carpenter, K.E. and Niem, V.H. (a cura di), FAO identification guide for fishery purposes. The living marine resources of the Western Central Pacific, Rome, Food and Agricultural Organization of the United Nations, 1999.
–Churchill, W., The Polynesian Wanderings: Tracks of the Migration Deduced From an Examination of the Proto-Samoan Content of Efaté and Other Languages of Melanesia, The Carnegie Institution of Washington, 1911.
–Anderson, C. and Waheed, A. (Jul. 2001). "The economics of shark and ray watching in the Maldives". Shark News 13. The IUCN/SSC Shark Specialist Group.
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Stato: French Polynesia |
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